Film, Lo sceicco bianco
31 ottobre 2013 Lascia un commento
Di Francesca Fiorentino
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Chiedi ad uno straniero cosa pensi dei nostri film e immancabilmente risponderà di amare il Neorealismo di Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni e, naturalmente, Federico Fellini; 20 anni fa il grande autore di Rimini ci lasciava e con la sua morte (e successivamente con quella di Antonioni) si è chiusa la più grande stagione del cinema italiano. Vogliamo rendergli omaggio scrivendo del suo primo film da regista,
Lo sceicco bianco, datato 1952; dopo l’esordio come sceneggiatore e la collaborazione con Alberto Lattuada in Luci del varietà, Fellini allora trentaduenne dirige questo delizioso film che vuol essere al contempo un affettuoso riconoscimento del potere immaginifico dell’arte e una velata critica verso la rigidità di certi ambienti piccolo-borghesi. Si racconta la storia di Ivan e Wanda, due sposini che arrivano a Roma per il loro viaggio di nozze. Per niente affascinante e coi piedi per terra lui, graziosa e sognatrice lei, sembrano destinati ad una vita di coppia senza troppi sussulti. La passione, però, ci mette lo zampino e ci riferiamo alla venerazione che Wanda nutre per il protagonista di un fotoromanzo, Lo sceicco bianco.
La donna scappa dall’albergo e si lancia sulle tracce del suo idolo, Fernando Rivoli, un cialtrone senza arte né parte che sfrutta il fascino magnetico per approfittarsi delle sue ammiratrici. Wanda è la vittima predestinata, ma non cede al corteggiamento dell’uomo, soprattutto quando scopre che è sposato. Disperata, tenta il suicidio, ma viene salvata e portata in ospedale dove finalmente può ricongiungersi col marito, impegnato nel frattempo a dover fronteggiare gli assalti di un gruppo di parenti invadenti e malevoli.
Certo della buona fede della moglie, Ivan è pronto per l’udienza papale; l’avventura che ha passato sarà solo un ricordo. Nel film è concentrato tutto l’immaginario Felliniano, popolato da donne giunoniche e personaggi sopra le righe; splendide le musiche di Nino Rota che con Fellini collaborerà a tutti film, splendidi gli interpreti maschili, Leopoldo Trieste (il solido Ivan) e Alberto Sordi (lo sceicco).