Addio Mp3 (o quasi). Fraunhofer non rinnova licenze

L’Mp3 va in pensione. E’ infatti scaduto il brevetto di questo formato audio, detenuto  da Fraunhofer IIS, e l’istituto tedesco ha deciso di non rinnovarlo. I creatori di Mp3  lo ritengono ormai obsoleto, dal momento che ormai anche per l’audio esistono formati  più efficienti, come ad esempio l’AAC, lanciato da Apple.

Naturalmente i files continueranno a funzionare, così come i software che permettono di  crearli. E’ solo questione di tempo però perché il formato cada in disuso. D’altronde è  da molto ormai che la musica si ascolta in streaming, grazie a servizi come Spotify, senza scaricarla sui device.

Essere un Mecenate oggi

Di David Di Luca, www.lastrategiadellacipolla.info

mecenateNel Rinascimento, ma non solo, il Mecenate era un signore, generalmente molto ricco, che manteneva degli artisti. Uso “manteneva” perché questa è la realtà dei fatti. Certo, lo scultore doveva scolpire, il pittore dipingere, il poeta comporre versi. Insomma, qualcosa dovevano produrre. Ma resta il fatto che si trattava di “merci” che non avevano un valore come lo concepiamo oggi.

Resta il fatto che dobbiamo ai Mecenati opere che oggi stanno appese nei musei, ed anche opere letterarie che hanno sbalordito il mondo. Dante scrisse la Divina Commedia in esilio, fondamentalmente perché trovò dei Mecenati disposti a mantenerlo, anche se scrisse su quanto sa di sale lo pane altrui.

Oggi lo scrittore, o l’artista in genere, può trovare dei Mecenati su Internet. Sì sì lo so, c’è la crisi, non ci son palanche, le persone risparmiano anche le suole delle scarpe, figurati se fanno da Mecenate a uno scribacchino o a un imbrattatele. Ma  il punto è che la tecnologia ormai ci consente questo ed altro.

Il cosiddetto crowdfunding è ormai una realtà. Ovvero: tante persone sborsano pochi soldi, che messi insieme finanziano qualsiasi cosa. Vedi il caso Wikipedia, fondazione no profit che paga 150 stipendi al mese e fa funzionare i server grazie soltanto alle donazioni.

Quindi, ecco la mia scommessa: il mio sito www.lastrategiadellacipolla.info  contiene tutte le mie opere, liberamente scaricabili. Se poi qualcuno, oltre a gradirne la lettura, riconosce che per scriverle ci sono voluti tempo ed ingegno, può usare Paypal o qualunque altro mezzo per offrirmi un caffè (o una bistecca :-)).

Fare questo è come chiedere la carità? Lo pensavo anch’io, e infatti finora non mi ero azzardato a proporre una cosa del genere. In realtà, c’è uno scambio alla pari: io ti do (spero) il piacere di leggere qualcosa , tu in cambio mi dai la possibilità di mantenermi con il mio lavoro di scrittore. Ne riparleremo.

 

Libri, “Banda stretta” di Francesco Caio

Recensione di David Di Luca
Il volume è disponibile su Amazon.it

Ecco un pregevole volume a firma di qualcuno che di Internet e reti in genere ne ha masticata parecchia, visto che è stato consulente e dirigente di aziende del settore e dello stesso governo italiano.

In un linguaggio piano e semplice, alieno da ogni tecnicismo, il buon Caio ci parla in questo libro dell’importanza di avere un’Internet veloce per non rimanere tagliati fuori dal resto del mondo, e dalle opportunità di sviluppo che sicuramente i fiumi di dati in circolazione porteranno nei prossimi decenni.

Altrove ci si è organizzati. Nel nostro paese un po’ meno, perchè pochi si vogliono sobbarcare i costi degli scavi per la posa dei cavi necessari alla banda larga. Si tratta di un calcolo economico, che però, secondo Caio (e non solo secondo lui) non prende in considerazione i ritorni in termini economici e di sviluppo, sicuramente molto superiori alle spese.

Insomma, vale la pena di conoscere l’opinione in merito di questo simpatico (e modesto) signore.

Hacker ‘buca’ rete Playstation, almeno una settimana per ripartire

Di Redazione

Ci vorrà almeno una settimana prima che riapra il Network della Playstation. Lo ha reso noto la Sony, dopo che un hacker è riuscito a penetrare la rete, rubando una massa enorme di dati. La Sony non ha escluso che il pirata informatico si sia appropriato anche delle coordinate di un numero imprecisato di carte di credito.

Libri, “Wwworkers. I nuovi lavoratori della rete”

Fonte: Il Sole 24 Ore Edizioni

Il volume è disponibile su Amazon.it

Lasciano il posto fisso, mandando al diavolo il capo e l’azienda, e si mettono in proprio grazie alle nuove tecnologie. Sono i wwworkers, ovvero world wide workers, i nuovi lavoratori della rete. Dicono basta al cartellino e si inventano i lavori più disparati su Internet. Appassionati, visionari, intraprendenti e fantasiosi. A proprio agio nel web ma non necessariamente esperti e non sempre giovani, sfruttano la rete per propagandare il proprio brand, cioè loro stessi.

E ci riescono, con metodi originali e a costi contenuti. Una tribù indistinta che fa business trasformando la propria passione in professione. Sotto un comune denominatore: privilegiare il worklife balance, ovvero conciliare la vita professionale con guella privata, far convivere bisogni e desideri e scommettere sulla cosa più preziosa di cui si è in possesso, se stessi.

Dalla A alla Z tutte le categorie di wwworkers e di imprese online. Chi sono e cosa fanno. Dalla wedding planner al dog-sitter online, dal cuoco a domicilio all’avvocato digitale, ecco le storie di chi ce l’ha fatta.

Giampaolo Coletti, Wwworkers. I nuovi lavoratori della rete, Il Sole 24 Ore Edizioni