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Scaffali Animati, “Io vedo me stesso”, di David Lynch

In collaborazione con RadioAnimati, www.radioanimati.it 

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David Lynch
si qualifica sicuramente come uno dei registi più visionari della sua generazione. Nell’immaginario collettivo rimane sicuramente una delle serie più fantasiose della storia della Tv, Twin Peaks. Ma la sua produzione è molto più ampia, ed ha dato luogo a una vasta serie di saggi sulla sua opera

.Ultimo in ordine di tempo il volume che vi presento oggi, Io vedo me stesso. La mia arte, il cinema, la vita“, pubblicato da Il Saggiatore. Si tratta di una serie di interviste raccolte nell’arco di più di un decennio dal curatore, Chris Rodley.

A lui, Lynch ha affidato il racconto della propria  formazione, e quindi dell’origine delle immagini che lo hanno reso famoso. Il regista ci parla la passione per la pittura e l’influenza di artisti come Oskar Kokoschka e Francis Bacon, il suo lavoro di fotografo e la collaborazione musicale con Angelo Badalamenti, fino alle grandi opere cinematografiche, spesso frutto di difficili compromessi per mantenere il controllo creativo.

Molto importante anche la definizione del suo cinema, che si presenta come un’esperienza simile a quella che si vive al risveglio, quando i sogni cominciano a lasciare il posto alla realtà. Un’opera dunque indispensabile per entrare nel profondo di opere come Velluto blu e Strade perdute, The Elephant Man e Mulholland Drive. Film che hanno la caratteristica di comunicare allo spettatore una suggestiva visione del mondo.