Un guest post di Marco Germani, meccanismipersuasione.blogspot.com
Frequentando i Social Network sarà sicuramente capitato anche a voi di imbattervi in qualcuno che, poco dopo avervi chiesto l’amicizia su Facebook o su altra simile piattaforma, vi propone di unirvi alla società di Network Marketing a cui lui stesso è affiliato. Per chi non lo conoscesse, il NM è un sistema di vendita diretta nato negli USA negli anni ’30 e che si è lentamente imposto a livello mondiale come uno dei più efficaci e remunerativi, sia per le aziende che decidono di affidarsi a questo modello di business per distribuire i loro prodotti o servizi, sia per i distributori stessi. Ora, l’attività principale di chi è coinvolto nel NM è proprio quella di espandere la propria organizzazione e presentare la propria proposta a sempre nuove persone, quindi è del tutto plausibile che questa attività venga svolta attraverso il potentissimo strumento dei Social Network. Quello che non va, purtroppo in una grande parte dei casi in cui mi capita di imbattermi è il MODO in cui questa opportunità viene presentata, ovvero l’aspetto della questione che implica la persuasione, oggetto di questo blog.
Un approccio tipico di chi cerca nuovi affiliati nel Network Marketing è usare frasi di questo tipo: “guarda, se ti iscrivi alla mia società, potrai lavorare X ore a settimana e guadagnare Y Euro al mese”, dove X di solito è inferiore a 5 e Y ammonta a qualche migliaio. Ammesso che la persona che fa questa affermazione abbia già raggiunto il livello di cui parla (che è sicuramente possibile dopo un tempo abbastanza lungo di lavoro, ma in questo caso è tutto da verificare !) sarebbe come se qualcuno ti dicesse: “vieni a correre la maratona di New York, dopo che avrai tagliato il traguardo ci rilasseremo in uno splendido roof garden con vista su Manhattan, musica lounge in sottofondo, tutti i drink gratuiti, sarà bellissimo !”.
Ovviamente sta tralasciando il dettaglio che, prima di tagliare il traguardo, ci sono 42 km di corsa da fare, una prova certamente alla portata di chiunque sia in buona salute fisica e decida di farlo, ma che richiede lunghi tempi di preparazione, alte doti di persistenza, abnegazione e spirito di sacrificio, che sicuramente non tutti possiedono. In altre parole, con un uso a mio giudizio poco etico delle tecniche di persuasione, questa persona ti sta presentando l’opportunità del Network Marketing in modo strumentale e ingannevole.
Visto che questo tipo di affermazioni vengono usate frequentemente, evidentemente funzionano e molte persone si uniscono a queste società con l’aspettativa di guadagni facili e poco lavoro. Per poche centinaia di Euro acquistano un kit per diventare distributore e magari, sempre abbagliati dal miraggio di X e Y, si fanno convincere a investire denaro in grosse quantità di stock di prodotto (che generano commissioni per chi li ha fatti entrare e che poi vanno a finire in qualche garage o soffitta, prima di passare direttamente dentro ai pubblici cassonetti). Ben presto, tuttavia, capiscono come stanno realmente le cose: non esistono guadagni facili e ogni Euro che intendono guadagnare con questa attività dovrà essere frutto di un loro preciso e disciplinato sforzo, che richiede persistenza, attitudine positiva e soprattutto molte ore di duro lavoro. La maggior parte di queste persone, abbandona l’attività entro 90 giorni dall’averla iniziata e contestualmente comincia a dire in giro che il Network Marketing (e quella specifica società che lo ha reclutato) è una truffa totale, consigliando ad amici e conoscenti di starne alla larga come la peste.
Ecco perché il Network Marketing oggi è ancora uno dei più bei tesori nascosti del mondo imprenditoriale. Se fatto con una società seria e reputata, con prodotti di comprovato valore e qualità e soprattutto se affrontato con il giusto spirito, quello di una e vera e propria attività professionale (che si può svolgere anche part-time in parallelo con la propria attività principale), nel giusto tempo, può riservare gratificazioni economiche e personali assolutamente impensabili con qualunque altro tipo di attività. Del resto, anche un tipo di Nazareth, 2.000 anni fa, con soli 12 “distributori” iniziali (di cui uno abbandonò subito l’attività), tramite il passaparola, è riuscito a crearsi un’organizzazione mondiale di miliardi di persone che esiste ancora oggi…..
Scherzi a parte, chi utilizza tecniche di persuasione poco etiche per far crescere la sua organizzazione non è destinato al successo duraturo e fa un danno, oltre a se stesso ed alla società con cui collabora, anche all’intera industria del Network Marketing.
(in foto: libro di Zig Ziglar sul Network Marketing di cui consiglio assolutamente la lettura a chi vuole approfondire questo tema e conosce l’inglese, lo potete acquistare qui)