Il Domandone
31 Maggio 2009 Lascia un commento
Non so se ci avete mai fatto caso: passiamo la giornata (e anche parte della notte, a volte) a farci delle domande. Neanch’io me ne rendevo conto, fino a che a ho letto i libri di Anthony Robbins.
Il buon Tony mi ha aperto gli occhi. Siamo sempre lì a domandarci qualcosa. Mi alzo dal letto oppure no? Come mi vesto? Come faccio a pagare le bollette?
Il bello è che le domande che ci facciamo determinano anche la nostra qualità di vita. In particolare vorrei prenderne in esame due che sono molto interessanti. La prima è: “ma perché devono succedere tutte a me?”
E’ vero o no che questa domanda ce la facciamo spesso? E d’altra parte come influisce sulla nostra qualità di vita? Sono pronto a scommettere che davanti a un quesito come questo è difficile rimanere indifferenti. E’ talmente generica, che le risposte possono essere migliaia. Il che tra l’altro ci consente di nasconderci perbenino nella nebbia della nostra irresponsabiltà.
Adesso prendiamo in considerazione un’altra domanda: *che cosa posso migliorare*?
E’ sempre una domanda, nè più nè meno come la precedente. Eppure gli effetti sono molto diversi. L’altra produceva risposte generiche, che ci consentivano di trovare tutti gli alibi di questo mondo e di quell’altro. Questa invece ci richiama alla nostra responsabilità. Spesso quest’ultima parola viene confusa con “colpa”. In realtà si tratta semplicemente di essere respons-abili, cioè capaci di rispondere.