A cura di Francesca Fiorentino
Arriva nelle nostre sale il nuovo, attesissimo, film di Christopher Nolan, Interstellar, kolossal fantascientifico in cui si racconta la missione di un gruppo di esploratori spaziali che, viaggiando attraverso un wormhole, un buco nero, cercano di trovare un luogo in cui gli uomini possano vivere dopo la devastazione della Terra, colpita al cuore da una serie di drastici cambiamenti climatici.
Nel cast, Anne Hathaway, Jessica Chastain e la superstar Matthew McConaughey, reduce da una stagione di successi culminata con la vittoria dell’Oscar per la sua interpretazione in Dallas Buyers Club e con la partecipazione al cult serial True Detective.
“Il messaggio principale del film, secondo me, è che le nostre aspettative, le aspettative dell’intera umanità, devono essere più grandi di noi stessi. Sono convinto che l’intero film rappresenti una sfida incredibile nei confronti dell’umanità – ha detto l’attore texano -, ma al tempo stesso dimostri una grande fiducia verso l’umanità stessa: è un tributo alle ambizioni e alle capacità degli esseri umani, spesso maggiori di quanto non si creda”.
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Indebolito da un malessere che lo ha costretto ad un ricovero in ospedale, Ermanno Olmi non ha rinunciato a far sentire la sua voce in occasione della presentazione del suo ultimo lungometraggio, Torneranno i prati, in uscita nelle nostre sale proprio in questi giorni. Ambientato negli anni della Prima Guerra Mondiale, sul fronte italiano, il film vuole “raccontare il grande tradimento fatto nei confronti delle persone che sono morte e non hanno mai saputo perché”.
Secondo Olmi c’è stata insomma una ”vigliaccheria”, un ”tradimento”, perché i veri nemici ”non erano quelli della trincea di fronte, ma quelli che ti hanno mandato in trincea ad uccidere gente come te mentre intorno la natura celebrava la vita”. E così ”bisogna chiedere scusa perché se vuoi che un pensiero cambi il mondo prima devi cambiare te stesso”, ha fatto sapere in una nota. L’opera è stata proiettata anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dell’anniversario dell’armistizio (4 novembre).
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Sarà il regista Darren Aronofsky il presidente della giuria della Berlinale 2015, il celebre Festival cinematografico che si terrà a Berlino dal 5 al 15 febbraio prossimi. Leone d’oro a Venezia nel 2008 per “The Wrestler”, Aronofsky “si è distinto come uno dei protagonisti, fra gli autori cinematografici, e indaga le possibilità espressive e estetiche del cinema a fondo”, si legge nella nota a firma del direttore della Berlinale, Dieter Kosslick.
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E’ American Gigolò l’ultimo film in ordine di tempo che arriverà in televisione con una serie nuova di zecca. Artefice del progetto, il solito produttore Jerry Bruckheimer (sua l’ideazione di CSI, Cold Case e Senza Traccia) che sta collaborando con lo studio Paramount Television per lo sviluppo di una serie ispirata al cult movie del 1980 con Richard Gere nei panni di un affascinante gigolò. Anche Ghost subirà, per così dire, lo stesso trattamento, a cui starebbero lavorando Akiva Goldsman e Jeff Pinkner.
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Diventerà una serie televisiva per la Rai la saga letteraria di Elena Ferrante, quattro volumi – “L’amica geniale”, “Storia del nuovo cognome”, “Storia di chi fugge” e di chi resta e “Storia della bambina perduta” (in libreria proprio in questi giorni) – noti come il ciclo dell’amica geniale; lo ha comunicato la Fandango rendendo noto di aver attivato una collaborazione con Rai Fiction. A guidare il team di scrittura sarà lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo, recente vincitore del Premio Strega 2014. Nei libri si racconta la storia di Lina e Elena, due donne cresciute nella Napoli degli anni ’50, cresciute durante i rivoluzionari Settanta.
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Ricomincia dal Teatro della Pergola di Firenze la tournèe di Servo per due, dramma scritto da Richard Bean, liberamente ispirato al classico di Carlo Goldoni, Arlecchino servitore di due padroni. Pier Francesco Favino è Pippo, un moderno Arlecchino che, dopo aver perso l’impiego, si trova costretto a lavorare per due diversi padroni, entrambi malviventi. Lo spettacolo, diretto da Paolo Sassanelli, sarà in scena nel capoluogo toscano fino al 9 novembre, per poi replicare nei teatri della Toscana prima di percorrere da nord a sud la Penisola.