Il Budget fonti impieghi per la valutazione della salute aziendale!

Un guest post di Patrizio Gatti, www.planconsulting.it/blog

Budget fonti – impieghi

Pubblichiamo questo articolo prendendo spunto dalle osservazioni di un nostro amico  lettore di nome Mario  che voleva un chiarimento sulla distribuzione degli utili nel prospetto Fonti Impieghi .

Quando si parla di controllo di gestione aziendale difficilmente è possibile prescindere dal budget delle fonti e degli impieghi ossia dal rendiconto finanziario preventivo che è uno dei più importanti documenti quando si va a valutare lo stato di salute di un’azienda.

Per una corretta gestione finanziaria la prima regola da seguire è andare a vedere la corrispondenza tra fonti ed impieghi ossia valutare se l’ azienda è in grado di sostenere ( coprire) gli investimenti programmati.

Per la costruzione del prospetto fonti/impieghi occorre innanzitutto ricordare che ogni incremento di passività costituisce una fonte di finanziamento, in quanto ha generato risorse finanziarie per l’azienda, ed allo stesso modo può venire considerata una diminuzione delle attività, che implica un “rilascio” di risorse finanziarie.

Al contrario, ogni aumento di attività ed ogni diminuzione di passività vengono considerate come un impiego, in quanto hanno comportato, rispettivamente, un assorbimento di risorse finanziarie ed una diminuzione delle risorse a disposizione.
Tutte le variazioni rilevate vengono inserite in un modello  a sezioni contrapposte e come nello stato patrimoniale la somma delle attività deve corrispondere a quella delle passività, allo stesso modo deve accadere con il totale delle fonti ed il totale degli impieghi.

Come è possibile notare gli utili non sono interamente fonti dato che in parte sono distribuiti sotto forma di dividendi. Questi daranno vita ad un impiego (Fonte: “Il controllo di gestione” di F.Nicosia – R.Romano- Maggioli Editore).

Nello Stato Patrimoniale l’ utile può essere:
–    inserito nella voce patrimonio netto;
–    scisso in due parti: la parte da accantonare va ad aggiungersi alle riserve ed incrementa il capitale proprio; la parte da distribuire ai soci viene scritta tra i debiti a breve sotto la voce “dividendi” o “soci conto utili”.

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A cura di Dott.ssa Alessandra Gervasi Ufficio Finanziamenti Plan Consulting

Anche i controlli fiscali ruotano intorno a Facebook e agli altri Social Network?

Un guest post di Patrizio Gatti, www.planconsulting.it/blog

Accertamenti anche tramite Facebook, Twitter,   e  altri Social Network?

Ormai sembra tutto ruotare intorno a Facebook e anche agli altri social network,  aggiungo io,  come per esempio   Twitter.

I controlli  dovrebbero essere operati  a livello centrale, al fine di trovare informazioni su possibili evasori.

Prendo  spunto da un interesante articolo apparso su http://www.eutekne.info il Quotidiano del Commercialista del 15 marzo 2011,  nel quale si dice che entro una settimana l’attività di accertamento da parte dell’Amministrazione finanziaria si realizzerà anche attraverso i social network.

La notizia si è appresa all’inaugurazione della nuova sede regionale dell’Agenzia a Trieste .
L’Amministrazione finanziaria farà suo   il modello già adottato da  diversi Stati americani.

I controlli saranno operati  a livello centrale, al fine di trovare informazioni
su possibili evasori.

Uno degli obiettivi sembrerebbe   anche quello di utilizzare Facebook e altri social network per instaurare
un nuovo dialogo con i cittadini, puntando ad aprire una sorta di sportello on line:

“L’ottica rimane quella di focalizzare l’attenzione su come il soggetto spende, non per il fatto che spende, ma per vedere se ha dichiarato”.

Fonte : (I controlli delle Entrate sbarcano su Facebook  www.eutekne.info – Michela Damasco )

Riforma costituzionale: più facile aprire nuove imprese? Provvedimenti snelli?

Guest post di Patrizio Gatti

Riforma costituzionale…..più facile aprire nuove imprese???

Con la Riforma Costituzionale sulla libertà d’ impresa sarà più facile avviare nuove attività……misure semplificate, provvedimenti più snelli….basta con la “zavorra” di regole e burocrazia.

La nuova versione dell’ art.41 recita:” L’attività economica privata è libera ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, con gli altri principi fondamentali della Costituzione o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana».

Quindi chi ha intenzione di avviare una nuova attività sarà obbligato solo a subire una verifica unica sul rispetto delle leggi vigenti. A seconda del settore di riferimento verrà esercitato un controllo unico per assicurasi che l’impresa non violi alcuna delle disposizioni previste sia per la tipologia di opera svolta sia per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro e le altre leggi che valgono per qualsiasi azienda.
L’ abolizione di tutte quelle regole e controlli che rendono difficile l’ iter per l’ apertura di nuove attività dovrebbe essere uno stimolo per il rilancio dell’ economia. A parer mio, non credo che la sola modifica dell’ art.41 della Costituzione possa risolvere il problema e far moltiplicare le attività economiche anche perché non ci dimentichiamo che il boom economico degli anni 60 avvenne proprio mentre era in vigore l’ art.41.

(Fonte: http://www.ilsole24ore.com)

Libri, “Wwworkers. I nuovi lavoratori della rete”

Fonte: Il Sole 24 Ore Edizioni

Il volume è disponibile su Amazon.it

Lasciano il posto fisso, mandando al diavolo il capo e l’azienda, e si mettono in proprio grazie alle nuove tecnologie. Sono i wwworkers, ovvero world wide workers, i nuovi lavoratori della rete. Dicono basta al cartellino e si inventano i lavori più disparati su Internet. Appassionati, visionari, intraprendenti e fantasiosi. A proprio agio nel web ma non necessariamente esperti e non sempre giovani, sfruttano la rete per propagandare il proprio brand, cioè loro stessi.

E ci riescono, con metodi originali e a costi contenuti. Una tribù indistinta che fa business trasformando la propria passione in professione. Sotto un comune denominatore: privilegiare il worklife balance, ovvero conciliare la vita professionale con guella privata, far convivere bisogni e desideri e scommettere sulla cosa più preziosa di cui si è in possesso, se stessi.

Dalla A alla Z tutte le categorie di wwworkers e di imprese online. Chi sono e cosa fanno. Dalla wedding planner al dog-sitter online, dal cuoco a domicilio all’avvocato digitale, ecco le storie di chi ce l’ha fatta.

Giampaolo Coletti, Wwworkers. I nuovi lavoratori della rete, Il Sole 24 Ore Edizioni

Come tenere l’azienda sotto controllo con il budget???

Un guest post di Patrizio Gatti, www.planconsulting.it

All’inizio del 2011 sono stato chiamato in una piccola impresa metalmeccanica che in controtendenza sul mercato sta crescendo a vista d’occhio.

Il responsabile alla produzione dell’impresa mi diceva che non vedeva l’ora di cominciare una programmazione con l’utilizzazione del budget ed avere periodicamente il controllo sui risultati preventivati tramite l’utilizzo degli scostamenti, cosa che aveva già precedentemente sperimentato in un’altra organizzazione.

Egli riconosceva che con l’azienda in crescita sarebbe stato un problema non avere determinati controlli su obiettivi e risultati .

Il responsabile aziendale avendo già provato a lavorare affiancato dal budget sapeva che questo agisce anche sulle motivazioni visto che è spesso collegato alle valutazioni di risultati individuali .

Da obiettivi fissati adeguatamente può verificarsi una buona gestione , invece se questi sono mal predisposti possono non realizzarsi risultati positivi  anche perchè  il Budget di per sé non risolve tutte le problematiche e non bastano gli “alert” e gli eventuali rimedi perché la gestione prosegua in modo ottimale.

Il controllo budgetario aiuta a ponderare meglio la definizione degli obiettivi e di indici specifici per l’azienda.

Per determinare se ci siamo avvicinati agli scopi prestabiliti, serve conteggiare in periodi prefissati gli scostamenti tramite i quali si individuano le difformità tra budget e valori conseguiti .

E’ bene considerare gli scostamenti come un punto di partenza per verificare le strategie aziendali.

E di questo il Responsabile alla produzione dell’impresa in questione ne è convinto !!!

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